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Formazione e Lavoro

Documentario della Metodologia IPS – Progetti speciali

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Metodologia IPS nei territori di Torino e Biella

La metodologia IPS, Individual Placement & Support, offre supporto all’inserimento lavorativo delle persone con disturbi mentali.

Il progetto, la cui sperimentazione è partita nel 2021, propone un nuovo modello di intervento nei confronti delle persone che verranno assistite con l’obiettivo di sostenerle durante l’intero percorso di inserimento lavorativo. La filosofia della metodologia IPS si basa sull’idea che tutti i soggetti con disabilità siano in grado di ottenere un lavoro all’interno del proprio contesto sociale di appartenenza per cui il paziente psichiatrico non viene più visto in termini di “paziente” portatore di una sofferenza, ma come libero cittadino portatore di qualità e risorse.

L’approccio di fondo della metodologia IPS è quello del “place and train”: prima si supporta la persona nel posizionarsi, in tempi rapidi, in una postazione lavorativa e poi le si fornisce il sostegno e la formazione per poter mantenere in modo adeguato quel tipo di professione.

Nell’ambito del progetto è stato realizzato un video che documenta quanto realizzato dalle ATS rispettivamente con capofila Inforcoop Ecipa e capofila consorzio SELF (attualmente consorzio NAOS) nell’ambito dei Progetti speciali per l’inclusione socio lavorativa di persone con disabilità – in attuazione dell’atto di indirizzo di cui alla D.G.R. n. 15-4165 del 07/11/2016.

Clicca QUI per il video

 

La metodologia IPS è basata su 8 principi che ne garantiscono la massima efficacia in termini di ottenimento e di mantenimento di un’occupazione:

  1. Obiettivo: ottenimento di un lavoro competitivo, integrato nella comunità di appartenenza.
  2. Sostegno integrato con il trattamento del disturbo mentale: in collaborazione con l’équipe socio-sanitaria.
  3. Zero Exclusion: ogni persona che voglia lavorare è idonea, indipendentemente dalla diagnosi psichiatrica, dai sintomi, dalla storia lavorativa, con un’unica condizione, la volontà di avere un impiego (motivazione al lavoro), secondo i principi delle Pari opportunità e non discriminazione.
  4. Partire dalle preferenze della persona riguardo al tipo di lavoro che si cerca, al tempo e alla natura del supporto richiesto all’operatore IPS e all’équipe clinica.
  5. Consulenza sulle opportunità economiche per ottenere e mantenere i benefici sociali ed economici (in collaborazione con gli assistenti sociali del DISM).
  6. Rapida ricerca del lavoro: non sono previsti tirocini; corsi di formazione, laboratori protetti.
  7. Lavoro sistematico di sviluppo professionale: relazioni con le risorse del territorio.
  8. Sostegno a tempo illimitato: la durata del sostegno è valutata in base alle richieste e necessità della persona.

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L’ articolato percorso di sperimentazione dell’IPS nei Centri di Salute Mentale delle ASL di Torino 3 e Azienda sanitaria locale di Biella è nato grazie all’impegno di:

Essa consentirà ai CSM dei due territori indicati di dotarsi dell’IPS nel novero degli strumenti a supporto dell’inserimento lavorativo delle persone che si rivolgono ai servizi.

        

Per leggere la news dedicata al lancio della sperimentazione, clicca QUI

Formazione operatori IPS: al via il progetto

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