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25 novembre non solo oggi, sempre.

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25 novembre non solo oggi, sempre.

Il 25 novembre per lo stop alla violenza contro le donne.

Il 25 novembre infatti si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un appuntamento che non deve diventare solo simbolico, ma rappresentare una concreta occasione per fare qualcosa per un reale cambiamento. Secondo ISTAT infatti il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza, fisica o sessuale. E nel 62 per cento dei casi a compierla è il partner, un familiare o comunque una persona conosciuta. Nel 2021 sono stati 119 gli omicidi con vittime di sesso femminile, nel 2022 sono saliti a 126 (fonte ISTAT).

 

25 novembre non solo oggi, l’elenco delle vittime da inizio anno:

Rita Talamelli – Giulia Cecchettin – Francesca Romeo – Patrizia Vella Lombardi – Virginia Petricciuolo – Michele Faiers Dawn – Etleva Kanolja – Annalisa D’Auria – Pinuccia Anselmino – Giuseppina Lamarina – Antonella Iaccarino – Marta Di Nardo – Concetta Marruocco – Silvana Aru – Eleonora Moruzzi – Piera Paganelli – Anna Malmusi – Egidia Barberio – Klodiana Vefa – Monica Berta – Carla Schiffo – Manuela Bittante – Anna Elisa Fontana – Liliana Cojita – Rosaria Di Marino – Maria Rosa Troisi – Cosima D’Amato – Nerina Fontana – Marisa Leo – Rossella Nappini – Francesca Renata Marasco – Vera Schiopu – Anna Scala – Celine Frei Matzohl – Maria Costantini – Iris Setti – Sofia Castelli – Mara Fait – Angela Gioiello – Marina Luzi – Vera Maria Icardi – Norma – Mariella Marino – Benita Gasparini – Ilenia Bonanno – Maria Michelle Causo – Laura Pin – Margherita Ceschin – Svetlana Ghenciu – Rosa Moscatiello – Cettina De Bormida – Floriana Floris – Maria Brigida Pesacane – Giuseppina De Francesco – Giulia Tramontano – Pierpaola Romano – Ottavina Maestripieri – Yirel Natividad Peña Santana – Anica Panfile – Jessica Malaj – Danjela Neza – Rosanna Trento – Antonella Lopardo – Wilma Vezzaro – Barbara Capovani – Stefania Rota – Anila Ruci – Rosa Gigante – Sara Ruschi – Brunetta Ridolfi – Carla Pasqua – Alessandra Vicentini – Zenepe Uruci – Agnese Oliva – Francesca Giornelli – Maria Bella – Pinuccia Contin – Maria Febronia Buttò – Rubina Kousar – Petronilla De Santis – Rossella Maggi – Iulia Astafieya – Iolanda Pierazzo – Rosalba Dell’Albani – Caterina Martucci – Giuseppina Traini – Maria Luisa Sassoli – Sigrid Gröber – Chiara Carta – Rosina Rossi – Cesina Bambina Damiani – Melina Marino – Santa Castorina – Antonia Vacchelli – Margherita Margani – Yana Malayko – Giuseppina Faiella – Alina Cristina Cozac – Teresa Di Tondo – Oriana Brunelli – Martina Scialdone – Giulia Donato – Teresa Spanò.

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25 novembre non solo oggi, l’elenco delle vittime da inizio anno: riproponiamo alcuni estratti dell’intervista fatta lo scorso anno a Stefania Dogliotti.

Stefania Doglioli ricercatrice di Sociologia e direttrice del Centro Studi e Documentazione sul Pensiero Femminile di Torino a proposito di violenza contro le donne.

Dottoressa Doglioli, di fronte a dati così allarmanti, come si può provare ad arginare il fenomeno della violenza sulle donne?

Il fenomeno della violenza di genere trova la sua legittimazione in una cultura che troppo spesso attraverso stereotipi e pregiudizi accetta questi comportamenti e questi modelli. Spesso accade senza che neanche ce ne accorgiamo. Per questo serve agire in termini di prevenzione e lavorare per un vero e proprio cambio culturale. Non si deve ragionare solo in termini di emergenza, ma rendere possibile una nuova consapevolezza e costruire così un nuovo modello culturale che ci permetta di non leggere più dati di questo tipo.

E’ quello che state provando a fare con il Progetto SAFE, di cui lei è direttrice. Ci può raccontare qualcosa di più?

Il progetto nasce nel 2019 come strumento educativo e formativo rivolto a scuole, organizzazioni e associazioni per sviluppare insieme percorsi sul tema del rispetto di genere. In questi anni, nonostante il Covid, è cresciuto e abbiamo costruito una vera e propria rete che unisce 19 associazioni operative sul territorio nazionale e collabora con alcune Università.

Come detto, il problema che SAFE vuole affrontare è culturale e caratterizza circa 4 millenni di storia dell’umanità. Aristotele affermava “la femmina è tale per mancanza di qualità”, per la saggezza popolare “chi dice donna dice danno”. Per rovesciare questo modo di pensare la sola strada è incoraggiare lo spirito critico, il senso di giustizia e un’etica delle relazioni negli anni formativi.

Con i ragazzi e le ragazze svolgiamo format educati a seconda delle loro età e anche delle esigenze che loro stessi ci manifestano: ad esempio abbiamo avuto ragazze che ci hanno chiesto aiuto per affrontare il tema del catcalling o chi ha manifestato il proprio disagio per le molestie subite sui mezzi pubblici mentre va a scuola. Inoltre abbiamo anche realizzato un docufilm “Il calcio è uno sport da maschi perchè si corre” che sarà proiettato il 15 dicembre al Sottodiciotto Film Festival di Torino.

Un lavoro lungo ma su cui è ora più che mai necessario investire.

Nel frattempo prosegue anche l’impegno e il sostegno per le donne vittime di violenza. Chi avesse subito infatti una qualunque forma di violenza può rivolgersi ai centri antiviolenza presenti sul territorio che accoglieranno gratuitamente le donne e le affiancheranno in un percorso di sostegno aiutandole con diverse esperte in varie discipline.

Contatti

Progetto SAFE

Via Vanchiglia 3 – 10124 Torino – Stefania Doglioli: 392 9428210info@fundforsafe.orgwww.fundforsafe.org

Numero 1522

HELP LINE VIOLENZA E STALKING – www.1522.eu

 

25 novembre non solo oggi, sempre

ARCHIVIO NEWS

25 novembre 2022, l’intervista completa a Stefania Doglioli. Leggi qui

25 novembre 2021, l’intervista a Elia Impaloni. Leggi qui

 

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